IL RISCHIO E’ ALTO! SALVINI E DI MAIO SONO LA STESSA COSA

Gli ultimi giorni della campagna elettorale come sempre ci riservano le sorprese più entusiasmanti.

Ho già scritto dei giuramenti sul Vangelo e del prossimo condono edilizio, delle difficoltà dei 5 Stelle nel fare le liste (diceva Nenni che “A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro… che ti epura”).

In questi due giorni abbiamo avuto l’invio via mail della lista dei Ministri a Matarella e addirittura la presentazione pubblica della squadra di Giggino. In barba alle regole della nostra Costituzione e alle prerogative del Presidente della Repubblica. Lo dico perche questi erano quelli che “La nostra Costituzione è la più bella del Mondo” e che guai a cambiarla. Ricordate nella campagna referendaria quanto erano tutti esperti (tutti tranne Giggino che ancora non ha fatto questo esame all’Università) di Costituzione. Ma vabbhè. Mancano ancora poche ore alla chiusura della campagna e chissà cos’altro vedremo.

Poi abbiamo il Silvio redivivo che torna in tutte le TV con i soliti annunci, Salvini che continua nella sua campagna populistase la prende pure con la povera Elsa di Frozen cercando di rubare voti al suo alleato principale. Mamma mia se alla fine Salvini diventa il dominus della coalizione di centrodestra!

E poi c’è il Partito Democratico e la sua coalizione non immune da colpe e errori anche in questa campagna elettorale. Il caso del figlio di De Luca, per come l’abbiamo visto e sentito, è proprio una schifezza.

Ma io credo ancora in questo collettivo, che a Rivalta candida Umberto D’Ottavio e Stefano Esposito. Un collettivo e un gruppo che ha fatto molte cose buone in questi 5 anni. Un collettivo che ha le competenze e l’esprienza per continuare a governare questo Paese. Un collettivo nel quale si riconoscono anche Romano Prodi e Enrico Letta, ma anche (ahaha) Walter Veltroni e il Presidente Giorgio Napolitano. Un collettivo che mette a disposizione del Paese Paolo Gentiloni per continuare a governare. Eh sì, perchè oggi Renzi ha tolto l’alibi ai molti che “non voto PD perchè non voglio Renzi premier”.

Ci sono anche altre liste in campo, ma per come si è messa la partita direi che stanno giocando un altro campionato.