CASA DELLA SALUTE NELL’EX BIBLIOTECA? PERCHE’ NON PROVARCI

CASA DELLA SALUTE NELL’EX BIBLIOTECA?
UN NUOVO PRESIDIO SANITARIO E UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER RIVALTA

 

In questi giorni si è sviluppato un dibattito sul futuro utilizzo dell’ex biblioteca di piazza Martiri, un luogo caro, come a me, a molti rivaltesi. Il dibattito nasce dalla risposta in Consiglio Comunale ad una interrogazione presentata dall’opposizione.
Nel corso del suo intervento il Sindaco ha rappresentato la piena disponibilità dell’Amministrazione ad ospitare in quegli spazi la nuova Casa della Salute dei rivaltesi (qui il link al Consiglio andare avanti di 1h e 19minuti). Certo siamo ancora all’inizio di questa trattativa che resta ancora tutta da verificare da un punto di vista tecnico e amministrativo ed è bello vedere come i rivaltesi si interroghino e cerchino di capirne di più. Il dibattito è sicuramente arricchente per tutti, fa osservare le cose da tutte le prospettive.

Dico anch’io la mia per l’affetto che ho per le molte persone che stanno discutendo del tema.

MA COS’E’ QUESTA CASA DELLA SALUTE
La Casa della Salute rappresenta il nuovo modo di concepire i servizi socio-sanitari, già attivo in molti comuni della nostra zona e che sarà, nel giro di qualche anno, il modello di gestione dei servizi sanitari e sociosanitari. In un unico spazio, la Casa della Salute, troveranno ospitalità i medici di base (che già oggi si trovano di fronte all’ex biblioteca) cui si aggiugeranno altri servizi dell’ASL: dalle prenotazioni delle viste al ritiro referti, dai prelievi ad alcune visite specialistiche, fino ad ospitare un presidio pubblico aperto fino a tarda sera, inglobando anche il vecchio servizio di guardia medica. Un salto in avanti per la nostra sanità e per quella prossimità e continuità assistenziale richiesta a gran voce da molti, troppi, anni.

PERCHE’ DEVE OCCUPARSENE IL COMUNE?
Certo non è obbligatorio per legge che il Comune individui spazi per questi servizi, ma la stessa Legge individua il Sindaco, chiunque esso sia, come “massima autorità sanitaria locale”, responsabile quindi della salute dei suoi cittadini. Da qui nasce quindi la disponibilità data al Direttore del Distretto Sanitario di ricercare insieme una soluzione. Ci sentiamo quindi investiti di una responsabilità cui non vogliamo sottrarci. Dappertutto questo tema è stato risolto solo con la sinergia tra Comune e ASL. Dappertutto le Case della Salute (a Beinasco, Pianezza, Avigliana per fare pochi esempi) sono ospitate in edifici pubblici (ex Ospedali, ex locali comunali, ecc). In molti luoghi sono arrivate risorse regionali, furono stanziati 8 milioni di euro, che noi, per l’inerzia della passata amministrazione, non abbiamo neanche tentato di attivare. Recuperiamo il tempo perduto, con l’obiettivo di non rimanere indietro.

PERCHE’ L’EX BIBLIOTECA?
Per tre ordini di ragioni: perchè è l’unico spazio disponibile di proprietà comunale che potrebbe, forse, ospitare quel servizio; perchè è nel centro storico che ha bisogno, come il pane, di avere più persone che lo attraversano e lo vivono; perchè il Comune non può permettersi di avere sulle spalle, e sui bilanci, altri edifici pubblici. Certo, se l’ASL non dovesse accogliere la nostra disponibilità si apriranno per l’ex bliblioteca altre strade, ma il nostro obiettivo è portare lì servizi nuovi e innovativi. Non mi pare ci sia nulla di sconveniente, anche dal punto di vista della salvaguardia storica del bene. Non sono un tecnico e quindi non mi esprimo sulla fattibilità tecnica e sui vincoli che l’eventuale rifunzionalizzazione dell’edificio dovrà rispettare. Ma rinunciare a priori mi sembra una strada sbagliata.

IL PROBLEMA SONO I PARCHEGGI
Certo un’eventualità del genere porterà un po’ più di persone nel centro storico di Rivalta, e questo è un nostro obiettivo, ma non certo le folle che si paventano: il 70% delle persone che vi accederanno sono gli stessi pazienti che oggi si recano negli studi dei medici che insistono sulla stessa piazza. Certo che occorrerà trovare soluzioni anche a questo tema. Ma non vorrei che alla fine il problema sia, come diceva Jonhhy Stecchino, “il traffico”. Mi auguro anche che tutte le altre funzioni che in molti, legittimamente, hanno auspicato per quello spazio invitino rivaltesi e non a frequentare l’ex biblioteca. Credo che lo immaginino, al pari nostro, vivo e frequentato e non credo di soli pedoni.

MA LA CULTURA E LE ASSOCIAZIONI?
Non credo sfugga a nessuno la presenza, a pochi metri dall’ex biblioteca, del nostro bellissimo Castello. Un edificio che è entrato nel cuore dei rivaltesi sin dal primo giorno del suo acquisto. E’ su quel magnifico edificio che dovremo continuare ad investire risorse economiche e di intelligenza, mettendoci testa e cuore, per farlo diventare il Polo Culturale Rivaltese. Già oggi la nuova Biblioteca è diventata un luogo di elaborazione e fruizione culturale. Tra una decina di giorni inaugureremo una bellissima mostra fotografica di cui ancora non vi svelo nulla. Il nostro Castello però ha ancora molti spazi (dalle scuderie alla citroniera fino ai vecchi appartamenti) da ristrutturare e restituire ai rivaltesi. Pensate che bello se il Castello si arricchisse di altre sale e spazi, quelli sì, a disposizione delle associazioni e del Comune. Puntiamo sul Castello e sulla sua bellezza. Concentriamo lì le risorse, che non sono infinite, e facciamolo vivere al massimo!

Questo è quello che penso a proposito della questione “Casa della Salute”, rivitalizzazione del Centro Storico e politiche culturali.